26 giugno 2007
certe mattine d’estate in Chinatown
La vicina del balcone di fronte
esce sul terrazzo dopo essersi fatta la doccia, con i lunghi capelli ancora
umidi, indossando un largo camicione nero che le arriva poco sopra le
ginocchia. Si siede, scopre le gambe e comincia a spalmarle di crema, con
movimenti lenti ed energici. Il suo bel viso ha un’espressione rilassata,
soddisfatta. Io rimango a guardarla, appoggiato sui gomiti al davanzale della
finestra fumando una sigaretta. La vicina del balcone di fronte
vede con la coda dell’occhio che la sto rimirando, e prosegue nella sua
attività di benessere. Massaggia caviglie, polpacci e cosce. Ha la stessa
espressione di prima, condita però ora con un impercettibile sorriso di malizia
all’angolo della bocca. Si sistema il camicione attorno alla vita, scoprendo le
natiche, e con le mani si dedica prima ai glutei e poi all’interno cosce,
scorrendo piano la pelle dalle ginocchia all’inguine e sfiorando più volte le
sue mutandine nere. La vicina del balcone di fronte è
molto bella, non ha un filo di cellulite, è sposata, ed è anche molto zoccola.
*You don’t have to say you love me – Dusty Springfield
| inviato da bombay il 26/6/2007 alle 11:26 | |
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